Coronavirus e operatività logistica

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Fotografia dell’attuale scenario in Italia e in Cina

Lo scenario relativo alle conseguenze logistiche causate dal Coronavirus (COVID-19) è in continua evoluzione: in quanto spedizionieri internazionali, riceviamo costanti aggiornamenti dalle compagnie marittime, consolidatori, trasportatori e più in generale partners logistici con cui collaboriamo.

Operatività porti e aeroporti italiani

In seguito alle azioni intraprese dalle autorità italiane per il contenimento della diffusione del Coronavirus, l’operatività nei terminal, scali portuali e aeroporti italiani prosegue regolarmente seppur con le cautele e le criticità che l’attuale situazione impone.

La Fedespedi (Federazione nazionale delle Imprese di Spedizioni internazionali) denuncia i disagi causati dal prolungarsi delle tempistiche sui controlli delle merci in import da Paesi extra UE (non solo dalla Cina) in molti porti e aeroporti italiani.

A livello logistico nazionale, segnaliamo poi le aree poste in quarantena dal governo che sono state isolate e quindi non possono essere raggiunte. Trattasi di dieci comuni lombardi ed un comune veneto:

  • Betonico (26821)
  • Castiglione D‘Adda (26823)
  • Castelgerundo (26844)
  • Maleo (26847)
  • Terranova dei P. (26827)
  • Codogno (26845)
  • San Fiorano(26848)
  • Somaglia (26867)
  • Fombio (26861)
  • Casalpusterlengo (26841)
  • Vò Euganeo (35030)

Cina: la lenta ripresa

Seppur lentamente, dalla Cina arrivano le prime buone notizie della ripresa della produzione in alcuni stabilimenti, che è stata sospesa o rallentata in numerose fabbriche per la quarantena di quattordici giorni imposta ai lavoratori. Un fenomeno che ha interessato l’intera filiera logistica, con conseguente carenza di personale nei magazzini, nei porti e al volante dei camion. La situazione dipende dalle regioni del Paese: per esempio, nelle aree di Tianjin, Dalian, Shanghai e Qingdao pare che abbia ripreso l’80% della produzione industriale, mentre a Ningbo sono fermi ancora molti impianti. La situazione resterà precaria almeno sino alla fine di febbraio, anche per quanto riguarda il trasporto, che soffre soprattutto della carenza di autisti di veicoli industriali.

La crisi dell’autotrasporto cinese influisce anche sui modi di trasporto dedicati all’export. Le compagnie marittime hanno ridotto la frequenza delle partenze verso l’Europa e Alphaliner stima che la stiva complessiva sia ridotta di 1,67 milioni di teu. Anche la stiva degli aerei si è ridimensionata perché diverse compagnie hanno sospeso i voli passeggeri, tagliando così la capacità belly. Il treno è visto come una valida alternativa per i trasporti verso l’Europa, però non ha una capacità tale da sostituire le navi e soffre anch’esso della carenza di camion per alimentare i terminal.(trasportoeuropa.it)

Sicurezza merci in arrivo dalla Cina

Come evidenziato dal Ministero della Salute italiano, ci teniamo infine a sottolineare l’assenza di rischio di contagio da Coronavirus (COVID-19) attraverso le merci in arrivo dalla Cina in quanto, “dall’esperienza acquisita con altri coronavirus, questi tipi di virus non sopravvivono a lungo su oggetti” (Oms).

 

Noi di Asian Logistics Agencies continuiamo ad essere regolarmente operativi e siamo a disposizione per qualsiasi dubbio o approfondimento sui vostri trasporti internazionali!

     

     

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