COVID-19: primi passi verso la fase della riapertura
Arrivano i primi segnali positivi per l’economia italiana ed il settore della logistica: la riapertura dei magazzini di stoccaggio di tutte le aziende produttive a partire dal 14 aprile.
Con le disposizioni contenute nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm del 10 aprile), le misure di lockdown vengono prorogate fino al 3 maggio, confermando la sospensione di tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate, ma ampliando il novero delle attività già consentite. (Allegato 3, dcpm 10 aprile, pp. 16-18 Gazzetta Ufficiale)
La svolta per la ripartenza della logistica emerge dall’articolo 2, comma 7: «per le attività produttive sospese è ammesso, previa comunicazione al prefetto, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione». Ma soprattutto è consentita, sempre dopo aver avvertito la prefettura, «la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture».
Come ribadito dal presidente della Confetra, Guido Nicolini, la riapertura dei magazzini delle imprese produttrici attualmente ferme permette di poter finalmente consegnare e trasportare le merci acquistate o prodotte entro il 22 marzo, data del primo lockdown. I benefici del provvedimento sono moltepici, presentando una soluzione al problema del congestionamento crescente dei centri logistici e degli hub infrastrutturali di transito e permettendo ai porti italiani di gestire più fluidamente i prossimi arrivi di merce dalla Cina.
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