Intermodalità e trasporto combinato viaggiano a gonfie vele
Denifizione e vantaggi
Il trasporto intermodale è il movimento di merci che utilizza due o più modi di trasporto, utilizzando uno stesso “contenitore” o Unità di Trasporto Intermodale (UTI), solitamente un container, senza che avvenga rottura di carico.
In questo senso il trasporto intermodale completa il concetto di trasporto multimodale – ovvero il trasferimento delle merci che utilizza almeno due differenti modalità di trasporto – e si collega alla definizione di trasporto combinato – ovvero il trasferimento della merce su rotaia o su nave per le lunghe percorrenze, affidando al vettore su gomma le operazioni cosiddette di “primo e l’ultimo miglio”.
La possibilità di cambiare/combinare la modalità di trasporto (strada-rotaia, strada-mare) rende l’intermodale valido sotto diversi aspetti:
- Possibilità di trasportare merci di ogni genere, grazie alla standardizzazione delle unità di carico, e quindi grande flessibilità in tal senso
- Prezzi molto competitivi e stabili per tutto l’anno (con il treno si evitano le fluttuazioni di costo dei carburanti)
- Maggior sostenibilità ambientale
- Maggior efficienza – pesi superiori, puntualità, integrità delle merci, compatibilità delle unità di carico..
Intermodale e combinato: Italia al primo posto in Europa
Secondo il “Rapporto 2018 sul trasporto combinato in Europa” elaborato dalla tedesca Bsl Transportation Consultants per conto della Union Internationale des Chemins de Fer, i trasporti intermodali accompagnati (le cosiddette autostrade viaggianti), per quanto abbiano un peso relativo a livello europeo, vedono l’Italia al top in Europa grazie ai collegamenti con Germania e Austria. Lo stesso per quanto riguarda il trasporto combinato: negli ultimi anni questo segmento d’attività è cresciuto a ritmo spedito arrivando a pesare per il 21,6% sul totale del trasporto ferroviario merci che invece risulta stabile da un decennio.
A livello continentale il treno, secondo il rapporto di Eurostat 2018, incide per il 17,4% sul totale delle merci trasportate, mentre la strada domina con il 76,4% e il trasporto fluviale copre il residuo 6,2%. In Italia il treno pesa per un 15% mentre il camion controlla il restante 85%.
Il nostro paese movimenta annualmente quasi 60mila tonnellate di merce via ferrovia, di cui almeno 33mila fanno riferimento a trasporto combinato e il resto a servizi “tutto treno”.
Sulla base delle aspettative degli stakeholder intervistati, BSL indica un incremento atteso del trasporto su ferro in Europa oltre il 5% negli anni 2019 e 2020.
Alla luce delle nostre ultime considerazioni sull’iniziativa One Belt, One Road, queste statistiche offrono ulteriori spunti di riflessione: le sfide legate alla Nuova Via della Seta rappresenteranno fattori incentivanti la crescita del trasporto intermodale e del trasporto combinato in Europa?
Cerchi delle soluzioni di trasporto internazionale merci economiche e sostenibili? Contattaci per una consulenza sul trasporto intermodale e combinato!
Fonti dell’articolo
https://uic.org/IMG/pdf/2018_report_on_combined_transport_in_europe.pdf
http://www.trasportoeuropa.it/index.php/home/archvio/18-intermodalita/19609-italia-e-regina-del-trasporto-combinato